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Le migliori tecniche di potatura del melograno di allevamento

La potatura del melograno è un’attività fondamentale per ottenere frutti di qualità e per mantenere l’albero in salute. Per eseguire la potatura in modo corretto è importante utilizzare attrezzi affilati e robusti, come le forbici manuali da potatura o una forbice elettrica per potatura. La potatura del melograno, in particolare modo quella indicata per l’allevamento garantisce la produzione e la salute di questo albero da frutto molto particolare e simbolico, che oggi assume un’importanza non da poco nella produzione agraria. Il melograno, infatti, è una pianta richiesta per colture estese per la produzione del succo di melograno

Il periodo di potatura del melograno invernale, estivo

Il periodo di potatura del melograno è variegato, infatti può essere effettuata in due momenti dell’anno in inverno e in estate. Per regola generale la potatura invernale si effettua alla fine della stagione, dopo che è passato il rischio di gelo ma prima della piena fioritura in primavera. La potatura estiva va fatta subito dopo il raccolto, quando l’albero si prepara per il letargo invernale. La potatura del melograno comporta: 

  • il taglio dei rami che si incrociano; 
  • la riduzione di  ⅓ dei rami; 
  • la sfoltitura di ⅓ dei germogli per ramo;
  • l’eliminazione di polloni, succhioni e rami superflui.

Potatura invernale del melograno

La potatura invernale del melograno ha lo scopo di eliminare i rami secchi, malati o danneggiati e di favorire la formazione di nuovi rami per la fioritura. Durante questa fase è importante rimuovere i rami che crescono all’interno dell’albero, i succhioni, poiché possono competere con quelli fruttiferi per ottenere luce e acqua, elementi necessari per la fotosintesi. La potatura invernale va effettuata quando l’albero è in riposo vegetativo, generalmente tra novembre e febbraio.

Potatura estiva del melograno

La potatura estiva del melograno ha lo scopo di eliminare i rami che hanno già prodotto frutti, più robusti e che crescono in verticale, in modo da favorire la formazione di nuovi frutti sui rami più giovani e favorire la crescita a vaso aperto dell’albero. Per questo anche in questa fase è importante rimuovere i polloni che crescono sul tronco e i rami che crescono all’interno dell’albero, perché i rami fruttiferi sono quelli laterali. La potatura estiva va effettuata quando l’albero è in piena attività vegetativa, generalmente tra luglio e agosto.

Tecniche di potatura dell’albero di Ulivo

Il melograno è un albero dalla crescita disordinata, non ha un gran fogliame ma sviluppa molti arbusti in modo esponenziale e con una produzione esagerata di getti e polloni. Assume una forma cespugliosa che non favorisce la produzione e la raccolta di frutti. Per questi motivi la potatura dell’albero di melograno è simile a quella dell’ulivo e ha lo stesso scopo ovvero eliminare i rami secchi, malati o danneggiati per favorire la formazione di nuovi rami ai lati della chioma. Rispetto, all’ulivo il melograno ha bisogno di molta più potatura. 

Attrezzo consigliato per potare il melograno e quando concimare

La tradizionale e manuale forbice da potatura, affilata e robusta, è l’attrezzo indispensabile per potare e tagliare rami e polloni del melograno. Tuttavia, per un più ordinato, veloce e comodo lavoro di potatura sono ormai indispensabili le forbice elettriche a batteria utilissime per ogni tipo di potatura e da scegliere secondo le proprie esigenze tra quelle proposte in diversi modelli nel catalogo (https://www.ingagro.com/catalogo/forbice-elettrica-per-potatura/).

Le forbici elettriche a batteria sono di diverse misure. Quelle che raggiungono tagli fino a 32 millimetri sono le più idonee per alberi da frutto come melograni e gli ulivi e in viticoltura.

Quando concimare un albero di melograno

Gli alberi di melograno dovrebbero essere concimati due volte l’anno, a marzo e novembre. Gli alberi di età inferiore ai due anni dovrebbero ricevere circa ⅕ di fertilizzante granulare distribuito sull’apparato radicale nel corso di 2 – 3 mesi. L’utilizzo di fertilizzante organico come letame o compost naturale è ovviamente consigliato ed è da somministrare in quantità di 1 kg ogni quattro mesi.

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